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Strategie utili alla promozione del linguaggio: strategie non verbali, para-verbali e verbali
Tutti noi mettiamo in atto, in modo più o meno consapevole, degli atteggiamenti atti a promuovere ed incoraggiare il bambino che inizia a parlare. Più il bambino è piccolo, più è facile che questi atteggiamenti siano di tipo non verbale o para-verbale, più cresce più si tende ad utilizzare strategie di tipo verbale.
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L’organizzazione del tempo di studio: strategie e strumenti per bambini con DSA
di Maria Silvia Mazzocchi, logopedista “Secondo alcune ricerche (De Beni e Moè, 2000) emerge che gli studenti più capaci organizzano l’attività di studio con un programma di lavoro distribuito nel tempo rispettando impegni e scadenze” (Stella e L. Grandi, Come leggere la dislessia e i DSA, GIUNTI Scuola). Una buona organizzazione è il primo step favorente il successo delle attività scolastiche ed extrascolastiche. È un abilità che per alcuni studenti risulta più naturale e spontanea, mentre per altri, in particolar modo gli studenti con difficoltà di apprendimento, è più difficoltosa. C’è però una buona notizia! Quest’abilità può e deve essere insegnata e allenata, infatti è possibile migliorare le proprie capacità…
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Il disturbo specifico di linguaggio semantico-lessicale: quali strategie?
Spesso si pensa che il linguaggio corrisponda semplicemente ad un “dare etichette” agli oggetti e alle azioni. Il linguaggio è una corrispondenza di immagini mentali con distintivi tratti non solo fonologici, ma anche concettuali che sono connessi fra loro come una rete. Quanto più la rete concettuale è ricca di informazioni, tanto più il linguaggio sarà complesso. La semantica e il lessico sono componenti fondamentali del linguaggio, essenziali per la produzione, comprensione e organizzazione del linguaggio verbale e del pensiero. La competenza lessicale permette di apprendere e distinguere singole parole. La competenza semantica ci permette di arrivare al vero significato del linguaggio: categorizzare, concettualizzare e permette di fare rappresentazioni…
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Strategie utili al benessere comunicativo: un e-book per i genitori di bimbi che parlano poco o che stanno iniziando a parlare
Ieri abbiamo inaugurato ufficialmente l’apertura del Mese della Logopedia 2015! Già in molti colleghi avete risposto al mio appello e credo proprio che quest’anno andrà addirittura meglio che nel 2014; è probabile che avremo un articolo ogni giorno! Grandissima soddisfazione nel vedere quante logopediste hanno aderito subito alla proposta e con idee così diverse, ma accomunate dalla grande passione che emerge … sono commossa. Se volete unirvi, contattatemi via mail, c’è tempo per tutto marzo. Oggi vi presento il mio secondo pdf acquistabile qui sul blog, dal titolo: Strategie utili al benessere comunicativo in bambini con disturbo di linguaggio L’idea ha preso forma dalle tante e comuni domande che moltissimi genitori…
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Strategie utili al benessere comunicativo
Clicca qui se vuoi avere l’ANTEPRIMA gratuita *** Strategie utili al benessere comunicativo in bambini con disturbo di linguaggio L’idea ha preso forma dalle tante e comuni domande che moltissimi genitori mi rivolgono quando un bambino parla poco o parla male. In alcuni casi ciò avviene anche molti mesi prima che il bambino stesso cominci un percorso di logopedia … allora che fare nel frattempo? Un po’ di informazioni possono aiutare mamma e papà a indirizzare in modo positivo le proprie energie ed evitare, così, atteggiamenti controproducenti, anche se dettati da buone intenzioni. In realtà, tutte le indicazioni che si trovano sul libro, sono valide anche per quei bambini che…
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Stimolare lo sviluppo del linguaggio: strategie utili. Eloquio lento, latenze e pause sono un buon modello comunicativo
Tutti noi quotidianamente stimoliamo il linguaggio dei nostri bimbi semplicemente parlando loro. Parlare tanto
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Incoraggiare l’uso del linguaggio nei bambini con difficoltà linguistica: strategie utili. Il contatto oculare.
Molto spesso i genitori che cominciano un percorso riabilitativo mi chiedono perché il loro bambino ha un disturbo di linguaggio; si sentono in colpa e pensano di avere sbagliato qualcosa durante la crescita del figlio.
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Domanda del Mese: il mio bambino parla male, cosa devo fare? Sono difetti di pronuncia?
Ricevo moltissime mail in cui mi chiedete come intervenire sui difetti di pronuncia di alcuni suoni della lingua. Queste richieste riguardano spesso bambini di età molto diverse e con difficoltà che vanno dal lieve al grave, perciò cercherò di riassumere in questo post le condizioni più diffuse e di suggerire alcune possibilità di intervento. Poco tempo fa vi ho parlato dello sviluppo fonetico nel bambino, cioè l’abilità di produrre i suoni della lingua che avviene di solito con tempistiche canoniche. I bambini piccoli che iniziano con le prime di solito utilizzano i suoni nasali (m, n, gn), occlusivi (p, b, t, d, ca, ga) in modo piuttosto competente e spesso…
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Trattamento logopedico: tempi e modi
E’ difficile immaginare in cosa consista un trattamento logopedico sul linguaggio e, forse, è anche difficile spiegarlo, ma proviamoci.
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Allunghiamo la frase!
di Jenny Rio, Logopedista GUARDA L’ORSO! esclama il bambino mentre sfoglia il libro, fermandosi all’immagine che vedete qui sopra. Spontaneamente usa una frase molto semplice per attirare la nostra attenzione: combina il verbo guardare con il suo argomento, l’orso. Da brave logopediste (!), notiamo subito che l’argomento è formato da un nome – orso – preceduto dal suo articolo – l’-. Ci balena a questo punto in mente la struttura della frase, con l’argomento racchiuso fra parentesi per indicare come nome ed articolo siano strettamente legati, così: GUARDA [L’ORSO] 1. Decidiamo di stare al gioco e rispondiamo all’invito del nostro bimbo. Lo facciamo però usando una frase leggermente più lunga…