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Mese della logopedia 2015: grazie a tutte le colleghe
Il mese della logopedia è stato ricchissimo dei vostri contributi! care colleghe vi ringrazio tutte e contattatemi se avete progetti da realizzare, magari possiamo aiutarci. Ecco tutte le logopediste che sono state qui nel mese di marzo! Giulia Monica Rachele Chiaravalli Amalia Ascione Angela Ciardullo Mariangela Di Gerlando Lia Mastrogiacomo Debora Ielpo Viviana Gariuolo Roberta Scotto Arianna Pieri Caterina Puntieri Dalila Randisi Ilaria Fassetti Purtroppo per qualcuno non è rimasto posto, ma spero di pubblicare presto gli articoli che non hanno presenziato al mese della logopedia. BUON LAVORO A TUTTE!!!!
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La Comunicazione Aumentativa più che Alternativa
di Ilaria Fassetti. logopedista Molti logopedisti sono scettici sull’uso della CAA, lo ero anch’io! Il mio consiglio è sempre quello di approfondire prima i principi e i fondamenti di ogni metodo ed approccio, perché la validità di ogni strumento dipende soprattutto dall’uso che se ne fa. “La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con bisogni comunicativi complessi.” (Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa-Lombardia)
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UN TABLET: LA MIA VOCE.
di Dalila Randisi, logopedista La tecnologia è, ormai, entrata a far parte della vita quotidiana di molti di noi. Ebbene quello che per i normo-tipici è uno strumento di lavoro, di svago e più in generale di usi svariati ha un grande, imponente potenziale intrinseco. Di fatto, il tablet può essere un ausilio, e nello specifico un ausilio alla comunicazione. Ciò è possibile grazie a diverse App e Software che danno una voce a chi ha un deficit comunicativo. Il tablet come ausilio comunicativo fa parte dell’ampia materia della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Con tale termine si suole identificare una serie di strategie, strumenti, modalità aumentative e alternative al…
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Perchè essere logopedista?
di Caterina Puntieri, logopedista Perchè nel nostro lavoro c’è qualcosa che riempie la vita: si smette pian piano di fare il logopedista e si inizia ad ESSERE logopedista. Ogni ora passata con un paziente, che sia un momento di successo o di fallimento, ti arricchisce di esperienza professionale e, ma soprattutto di “esperienza umana”. Ogni successo diventa così non un successo professionale, ma una soddisfazione personale da condividere pienamente con il paziente. Il “piccolo” successo che voglio condividere con voi oggi, è il successo della piccola Claudia (nome di fantasia).
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Difficoltà o Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA)?
di Viviana Gariuolo, logopedista “…quando è ora di giocare sei sempre pronto, mentre adesso che devi leggere…” Non è facile identificare quando in un bambino che legge male vi è un profilo deficitario e quando un semplice rallentamento nell’acquisizione di alcune competenze necessarie per apprendere a scuola. Proviamo a fare chiarezza.
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Disturbi Specifici di Apprendimento: il metodo sillabico
di Mariangela Di Gerlando, logopedista I Disturbi di Apprendimento sono presenti in Italia con una percentuale che va dal 3 al 5 % e negli anni con la continua formazione e con la legge 170 dell’8 ottobre 2010, si è riusciti ad identificare e quindi definire le difficoltà che questi ragazzi incontravano nel loro percorso scolastico, spesso confusa con incapacità e svogliatezza. La legge in materia promulga e riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimendo, denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali…
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Perché hai scelto il lavoro di logopedista?
www.open-minds.it di Angela Ciardullo, Logopedista Ecco qua. Bella domanda… chissà quante volte nel corso della vostra carriera, cari/e colleghi/e ve lo siete sentiti chiedere e, d’altra parte, chissà quante volte voi, cari genitori e familiari avete sentito l’impulso di fare questa domanda ( e magari poi l’avete anche fatta…perchè no?) alla logopedista che sta insegnando la “S” al vostro bambino, piuttosto che a quel logopedista che sta rieducando vostro padre a mangiare e bere dopo un brutto ictus che vi ha messo tanta paura addosso, tanta paura da non riuscire più nemmeno a fare quello che prima facevate con tanta normalità: versargli un po’ d’acqua se aveva sete.
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Strategie utili al benessere comunicativo: un e-book per i genitori di bimbi che parlano poco o che stanno iniziando a parlare
Ieri abbiamo inaugurato ufficialmente l’apertura del Mese della Logopedia 2015! Già in molti colleghi avete risposto al mio appello e credo proprio che quest’anno andrà addirittura meglio che nel 2014; è probabile che avremo un articolo ogni giorno! Grandissima soddisfazione nel vedere quante logopediste hanno aderito subito alla proposta e con idee così diverse, ma accomunate dalla grande passione che emerge … sono commossa. Se volete unirvi, contattatemi via mail, c’è tempo per tutto marzo. Oggi vi presento il mio secondo pdf acquistabile qui sul blog, dal titolo: Strategie utili al benessere comunicativo in bambini con disturbo di linguaggio L’idea ha preso forma dalle tante e comuni domande che moltissimi genitori…
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SCUOLA DI LOGOPEDIA … CHE NE DITE?
Perché una “Scuola di logopedia”? Non so voi, ma ricordo ancora quanto fosse bello, durante gli studi o appena laureata (ma ancora oggi, a dire il vero), trovare qualcuno che mi desse una via, una strada da seguire, una guida, qualcuno di davvero preparato nella pratica che troviamo ad affrontare ogni giorno. Guarda caso quel “qualcuno” si è poi quasi sempre rivelato un collega logopedista
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Diario del Linguaggio: finalmente sul blog
Il suggerimento di tenere un Diario del Linguaggio dove registrare i traguardi raggiunti dai propri piccoli, è piaciuto moltissimo alle tante mamme che mi scrivono per qualche consiglio. E’ bello farlo anche quando non c’è una preoccupazione, ma solo per il piacere di avere un domani un bel ricordo dei primi mesi di vita del proprio bimbo. Ricordarsi il primo sorriso, magari corredato da una bella foto, la prima produzione sonora (che non fosse un ruttino, tanto per capirci), le prime lallazioni e via fino alle prime parole e i primi gesti.